
Care Concittadine e cari Concittadini,
ricordiamo insieme il 2 giugno, festa della nostra amata Repubblica. Non è solo una ricorrenza storica ma l’epilogo di una pagina triste e vergognosa della nostra storia, durata oltre 20 anni, che ha affossato l’Italia gettandola nel baratro.
Il 2 giugno è un importantissimo spartiacque che volge verso la democrazia, la libertà, il governo dei cittadini attraverso i meccanismi rappresentativi e partecipativi.
Troppo spesso chi ci rappresenta dimentica questo importante compito e ipotizza di governare solamente perché qualcuno lo ha posizionato in quel determinato ambito, non riconoscendo, né favorendo, i più elementari principi di democrazia partecipativa.
Proviamo insieme a riflettere guardandoci bene da chi si comporta in questo modo.
Per essere degni eredi dei valori referendari del 2 giugno bisogna avere nobiltà, ma quella d’animo, ed una grande coscienza civica. Valori che, per fortuna di molti, e per cruccio di pochi, non si trasmettono per generazione né si comperano ma possono trovarsi solo nel profondo del nostro cuore.